Project Description
FEDERICO GROSS
BIO
- Dirigente sportivo e docente del Settore istruzione tecnica della Federazione italiana nuoto;
- amministratore di due società sportive dilettantistiche che gestiscono sette impianti natatori polivalenti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia;
- giornalista pubblicista, direttore della rivista AQA – Per una nuova cultura acquatica edita da Calzetti&Mariucci.
ARGOMENTI
La gestione di un impianto sportivo è un’attività complessa e ambivalente. Da un lato risponde all’esigenza di diffusione della pratica sportiva, di ricreazione e di benessere. Dall’altro deve garantire l’equilibrio economico finanziario delle attività che garantisca la soddisfazione del proprietario e le risorse sufficienti per una continua innovazione. Il fatto che spesso la proprietà sia pubblica o che un ente locale fornisca un contributo crea un’ulteriore tensione fra esigenze istituzionali e commerciali. Compito del gestore è trovare il punto di equilibrio rimanendo sempre ben consapevole della straordinaria importanza sociale del proprio lavoro.
Una struttura sportiva non è solo un campo gara: è un elemento di promozione di benessere e salute pubblica, un centro di socializzazione e cultura, spesso un presidio del territorio. Queste considerazioni devono guidare il gestore, al quale spesso sono demandate scelte non solo operative ma strategiche. Deve quindi conoscere approfonditamente le caratteristiche del bacino di utenza nel quale andrà ad operare: composizione anagrafica e socioeconomica, presenza di scuole e agenzie formative e aggregative, eventuale concorrenza. Sulla base di tale conoscenza potrà predisporre un’offerta adeguata ai bisogni della popolazione e strutturarla in tempi modi e a tariffe adeguate. Per fare questo avrà necessità di un team di collaboratori preparati e motivati e possedere conoscenze tecniche adeguate. Infine dovrà porre in essere un continuo monitoraggio del servizio per adeguarsi rapidamente al mutare delle condizioni di mercato e per correggere eventuali propri errori di valutazione. In breve, il gestore di impianti sportivi deve essere un tuttologo nel senso migliore del termine: possedere cioè competenze trasversali che spaziano dall’impiantistica alla didattica, dalla metodologia alla comunicazione, ed essere in grado di sintetizzarle in un progetto efficace, economicamente sostenibile e flessibile.